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Consulenti di Direzione

Temporary Manager

 

 

 

CONSULENZA & TEMPORARY MANAGEMENT PER IL RIPOSIZIONAMENTO STRATEGICO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ristrutturazione aziendale per crescere

   

Analisi di business per il riposizionamento strategico

   

Adeguatezza della strategia e continuità aziendale

   

Strategia e gestione del cambiamento organizzativo

   
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Temporary Management: che cosa è?

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Business analysis ...

... per progettare il riposizionamento strategico:

individuare le aree di miglioramento, sia della posizione di un’azienda nel mercato, sia della sua redditività

Nelle aziende si studia troppo poco l’ambiente esterno: in genere ci si ferma alla constatazione:

vendo/non vendo… abbastanza”.

 

Le aziende sono molto simili agli esseri umani: le persone non possono saper fare bene ogni cosa, anche se qualcuno fa di tutto per riuscirci.

Allo stesso modo, le aziende hanno successo, raggiungono e, a volte, oltrepassano le loro potenzialità, quando concentrano la loro attenzione su ciò che l’organizzazione sa fare meglio (core business), sfruttando a pieno le specifiche capacità disponibili (know how), senza disperdere energie e risorse.

 

L'analisi per il riposizionamento strategico ha l’obiettivo di contribuire a trovare il “fulcro o focus strategico” dell'azienda, al fine di indirizzarne le energie per l’ulteriore crescita.

Il consulente è portatore di "metodo" per consentire la realizzazione dell'analisi di business mirata a verificare il posizionamento strategico dell'impresa: operazione che le esigenze di competitività ed i cambiamenti in atto stanno imponendo.

 

L'importanza del metodo


Eseguire un processo di analisi, al fine di individuare le aree di miglioramento, sia della posizione di un’azienda nel mercato, sia della sua redditività, è un’operazione  complessa e delicata.

È complessa, perché chiede valutazioni integrate d’innumerevoli aspetti, tra loro collegati.

È delicata, perché il risultato potrebbe anche portare al rivoluzionamento dell’assetto aziendale.

Per questo, il metodo assume importanza fondamentale, in quanto consente di raccogliere tutte le informazioni necessarie a supportare una buona diagnosi, dalla quale possano sortire soluzioni “creative”.

 

Vantaggi immediati


L’imprenditore (o il manager) che collabora alla raccolta dell’informazioni, grazie al metodo suggerito dal consulente, è costretto a rivisitare tutti gli aspetti di processi, funzioni, e procedure in atto.

Attraverso tale rivisitazione (operazione che, per molte ragioni, nelle aziende non si fa mai), egli può percepire immediatamente non poche criticità, causate – per esempio - dalla cristallizzazione che deriva da abitudini operative ormai consolidate.

E questa è una presa di coscienza che permette all’imprenditore (o al manager) d’interpretare compiutamente, sia la diagnosi dell’analista, sia i conseguenti suggerimenti degli esperti.

 

Business analysis


Il concetto di “business” si riferisce ai campi di attività di una azienda.

Un’impresa diversificata, con varie linee di prodotto e presente in diversi mercati, infatti, è sicuramente impegnata in vari “business”. Quanti? Quali?

Non è sempre facile saperlo, senza svolgere un’indagine accurata.

 

Attraverso il concetto di “business” si cerca di superare i limiti insiti nel concetto - ormai insufficiente, ma ancora molto diffuso - di prodotto/mercato. Questo, per arrivare a considerare i molteplici fattori che intervengono nel rapporto dell’azienda col mercato.

Un’azienda, infatti, potrebbe sviluppare più di un “business”, senza averne chiara coscienza. E questo le impedirebbe di orientare investimenti ed attività in modo coerente e proficuo.

 

Il concetto di “business” è uno dei cardini dell’analisi d’impresa e il punto di partenza della pianificazione strategica.

 

Al di là del consueto binomio prodotto/mercato, quindi, il “business” considera un’ampia gamma di fattori:

1. Definizione del “business”

bisogni, clienti, prodotti, qualità, prezzo, tecnologie, aree geografiche, …

2. Ruolo del “business”

gli obiettivi; i risultati dell’analisi opportunità/minacce e delle competenze dell’impresa; il mix di obiettivi alternativi; la gerarchia dei “business” dell’azienda.

 

 

Attrattività del business


Per valutare l’attrattività di un “business” si devono considerare:

  • il comportamento d’acquisto del cliente/tipo e la sua sensibilità al prezzo basso, rispetto ad altri vantaggi che non riguardano il prezzo, ma riguardano altri fattori, tra cui – ad esempio – il servizio, la qualità merceologica, …;

  • la valutazione di economie nei costi, realizzabili attraverso la standardizzazione dei prodotti o, alternativamente, attraverso la posizione dominante in nicchie specialistiche di mercato. E, per contro, anche la valutazione dei costi aggiuntivi che comporta la specializzazione;

  • l’aggiustamento gestionale ed organizzativo dell’azienda, ovvero: il cambiamento nelle caratteristiche del marketing, della produzione, della ricerca, dei servizi, di tutto ciò che comporta la segmentazione e la conseguente differenziazione;

  • la valutazione delle capacità dell’azienda di avere propri requisiti differenzianti, in un mercato segmentato.

 

 

 

 

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Siamo abituati a supportare le decisioni sia della Proprietà, sia del Management di aziende medie e piccole.

Da oltre mezzo secolo supportiamo le Piccole e Medie Imprese nell'impostazione e nell'attuazione dei loro piani di sviluppo, mediante servizi innovativi di consulenza direzionale.

 

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